L’esame finale consiste in una prova scritta e in una orale. La prova scritta consiste in un progetto elaborato durante il corso degli studi su un argomento sorteggiato tra quelli proposti dai docenti: progetti di navi civili o militari corredati da disegni dello scafo, delle macchine, delle caldaie e del propulsore. È infatti avvertita molto chiaramente l’esigenza di formare una generazione di ingegneri in grado di occuparsi della progettazione della nave nella sua completezza.
Nella Relazione sull’andamento della Regia Scuola Superiore Navale nell’anno decorso tra il 1. luglio 1882 e il 30 giugno 1883, Augusto Riboty parla della tesi di un candidato eccellente: Giuseppe Rota che ha avuto una vita professionale di grande interesse per l’innovazione della tecnologia in ambito navale.
L’elaborato di Rota viene particolarmente apprezzato da Riboty per la precisione e la quantità dei disegni. Consiste in un progetto di piroscafo postale in servizio tra Brindisi e Alessandria d’Egitto, capace di portare mille tonnellate di corrispondenza, cinquanta passeggeri di 1ª classe, sessanta di 2ª, cento di 3ª.
Un significativo esempio di tesi di laurea del 1892 conservata integralmente è il progetto di piroscafo presentato agli esami di laurea dall’allievo ingegnere Marcello Ciurlo.